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I principali framework Agile: guida semplice ai più usati

  • Immagine del redattore: Lorenzo Ambrogi
    Lorenzo Ambrogi
  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 3 min
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Agile è una mentalità, non un processo. Ma per metterla in pratica servono strumenti concreti. È qui che entrano in gioco i framework Agile: strutture organizzative che aiutano i team a lavorare in modo iterativo e adattivo. In questo articolo vediamo i più usati (Scrum, Kanban, XP e SAFe) e quando conviene sceglierli.


Cos’è un framework Agile?

Un framework Agile è un insieme di regole, ruoli e pratiche che rendono operativi i principi del Manifesto Agile. A differenza dei metodi rigidi (come il waterfall), questi strumenti ti aiutano a creare valore in modo flessibile, con feedback continui e cicli brevi. Non sono dogmi. Sono strumenti da usare con intelligenza, adattandoli al contesto.


Scrum

Scrum è il framework Agile più diffuso. Si basa su iterazioni fisse chiamate Sprint (di solito di 2 settimane) in cui il team sviluppa un incremento funzionante di prodotto.


Ruoli principali:

- Scrum Master: facilitatore del team e garante del processo

- Product Owner: gestisce il backlog e le priorità di business

- Development Team: cross-funzionale, auto-organizzato


Cerimonie chiave:

- Sprint Planning: il team pianifica il lavoro dello Sprint

- Daily Scrum: incontro giornaliero per allinearsi sugli obiettivi

- Sprint Review: si mostra al cliente ciò che è stato completato

- Sprint Retrospective: si riflette sul processo e si migliora


Quando usarlo: prodotto evolutivo, rilasci frequenti.


Vantaggi: ritmo prevedibile, feedback frequenti, miglioramento continuo.


Limiti: meno adatto a flussi variabili, richiede disciplina costante.


Kanban

Kanban non lavora in Sprint, ma su flusso continuo. Ogni attività passa per fasi visibili su una Kanban board.


Principi base:

- Visualizzazione del lavoro: ogni attività è visibile a tutti su una board

- Limitazione del lavoro in corso (WIP): per evitare sovraccarico e migliorare il flusso

- Miglioramento continuo (Kaizen): piccoli miglioramenti frequenti per aumentare l’efficienza


Quando usarlo: ambienti con richieste irregolari o imprevedibili.


Esempi: supporto clienti, gestione incidenti IT, consulenza legale.


Vantaggi: massima flessibilità, adozione graduale.


Limiti: rischio di trascurare retrospettive.


XP (Extreme Programming)

XP è pensato per lo sviluppo software con un focus sulla qualità tecnica.


Pratiche chiave:

- Pair programming: due sviluppatori lavorano insieme sullo stesso codice

- Test-driven development (TDD): si scrivono prima i test, poi il codice

- Continuous integration: integrazione frequente del codice per evitare conflitti

- Refactoring continuo: miglioramento del codice senza alterarne il comportamento


Quando usarlo: software complesso, alta pressione sulla qualità.


Vantaggi: qualità codice, feedback tecnico, riduzione debito tecnico.


Limiti: richiede maturità tecnica, difficile in ambienti tradizionali.


SAFe (Scaled Agile Framework)

SAFe è pensato per portare Agile in organizzazioni complesse.


Struttura base:

- Allineamento tra team con Agile Release Train

- Pianificazione sincronizzata su più team

- Ruoli extra: Release Train Engineer, Solution Architect


Quando usarlo: grandi aziende, più team sullo stesso prodotto.


Vantaggi: scalabilità, coordinamento, governance.


Limiti: alto overhead, rischio burocrazia.


Quale scegliere? Una guida semplice

Contesto 

Framework consigliato

Team piccolo, progetto evolutivo

Scrum

Lavoro continuo, richieste imprevedibili

Kanban

Focus tecnico e qualità del codice

XP

Azienda grande, più team su stesso obiettivo

SAFe


Mini sezione operativa


1. Fai una fotografia del tuo team: dimensione, tipo di lavoro, stakeholder coinvolti

2. Analizza il flusso di lavoro attuale: è più continuo o ciclico?

3. Scegli un framework da testare per 4 settimane

4. Valuta risultati con retrospettiva: cosa ha funzionato? cosa no?


Conclusione

Scrum, Kanban, XP e SAFe sono solo alcuni dei framework che possono aiutarti a concretizzare i principi Agile. Non esiste quello “giusto” in assoluto: esiste quello giusto per il tuo contesto oggi. Nei prossimi articoli vedremo come iniziare in modo semplice, con un team reale e problemi reali.


 
 
 

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