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Scrum spiegato semplice: cos'è, come funziona e perché è solo uno dei modi per applicare Agile

  • Immagine del redattore: Lorenzo Ambrogi
    Lorenzo Ambrogi
  • 26 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Introduzione

Scrum è uno dei framework più usati per applicare i principi del Manifesto Agile. Ma spesso viene confuso con Agile stesso. In questo articolo ti spiego in modo semplice cos'è Scrum, come funziona, quali ruoli e cerimonie prevede, e perché è solo una delle tante vie per lavorare in modo Agile. Se stai muovendo i primi passi o vuoi chiarirti le idee, sei nel posto giusto.

Agile ≠ Scrum: iniziamo da qui

Agile è una filosofia. Si basa su 4 valori e 12 principi che mettono al centro persone, collaborazione e adattabilità. Non dice come lavorare, ma su cosa puntare. Scrum, invece, è un framework strutturato che applica quei principi. Prevede team piccoli, iterazioni brevi (gli Sprint) e una serie di eventi fissi. È il più diffuso tra i framework Agile, ma non è l’unico. Esistono anche Kanban, XP, SAFe e altri. Capire questa distinzione è fondamentale: puoi essere Agile senza usare Scrum, e puoi usare Scrum senza essere davvero Agile.

I ruoli in Scrum

Scrum prevede tre ruoli ben definiti:- Product Owner: è la voce del cliente. Decide le priorità e tiene aggiornato il Product Backlog.- Scrum Master: aiuta il team a seguire Scrum, rimuove gli ostacoli, facilita le cerimonie.- Development Team: è il gruppo che realizza il prodotto. Autonomo, auto-organizzato, cross-funzionale. Esempio: nel mio percorso ho visto casi in cui il PO era troppo distante, ricevevamo specifiche vaghe e poco aggiornate. In Scrum, invece, il PO è coinvolto ogni giorno: chiarisce le user story, dà feedback e rivede le priorità. Il ruolo del Scrum Master è spesso sottovalutato: non è un capo, ma un facilitatore. Aiuta il team a migliorarsi, protegge dai blocchi esterni e promuove la trasparenza. Esempio: se il team è bloccato da un ambiente di test non funzionante, il SM non lo risolve da solo, ma fa emergere il problema e aiuta a rimuoverlo rapidamente.

Gli eventi chiave di Scrum

Scrum gira attorno a una sequenza di eventi ricorrenti:- Sprint Planning: si pianifica il lavoro da fare nello Sprint.- Daily Scrum: riunione giornaliera di 15 minuti.- Sprint Review: il team mostra cosa ha fatto e raccoglie feedback.- Sprint Retrospective: si riflette su cosa migliorare nel prossimo Sprint. Esempio: in un progetto software, lo Sprint Planning serve a chiarire cosa sarà “pronto e funzionante” tra due settimane. Ogni giorno, il Daily aiuta il team a rimanere sincronizzato e risolvere micro-problemi subito, senza aspettare. Alla fine, la Sprint Review non è solo una demo: è un momento per capire cosa ha davvero valore per l’utente. La Retro, invece, è il cuore del miglioramento continuo: cosa possiamo fare meglio nel prossimo giro?

Quando Scrum funziona (e quando no)

Scrum è potente, ma non è per tutti. Funziona bene quando:- Il team è piccolo, stabile e cross-funzionale.- Il prodotto può essere costruito a piccoli passi.- Il cliente può dare feedback frequente. Esempio positivo: una startup che sviluppa un’app. Il team è snello, i rilasci sono frequenti, il cliente è coinvolto: Scrum funziona alla grande. Scrum funziona meno bene in contesti molto regolati, con team grandi e processi rigidi. Esempio critico: in un progetto regolato da normative farmaceutiche, con validazioni lunghe e documentazione obbligatoria, Scrum puro potrebbe essere difficile da applicare senza adattamenti.

Conclusione

Scrum è uno dei modi più diffusi per lavorare in modo Agile, ma non è l’unico. Capirne le regole è utile, anche solo per scegliere se usarlo. Per me, studiarlo è stato un passo importante per cambiare mentalità.👉 Nei prossimi articoli parlerò di Sprint, ruoli, errori comuni e casi pratici. Collegati su LinkedIn (https://www.linkedin.com/in/lorenzo-ambrogi-6b4260159/) o iscriviti al blog per non perderli.E se hai già usato Scrum, scrivimi: mi interessa scambiare idee, anche da chi lo applica davvero.


 
 
 

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